Riceviamo segnalazione di visite ambulatoriali annullate o addirittura non accettate come prenotazione.
sembra che, in presenza di questo virus, tutte le altre necessità sanitarie delle persone siano andate in cavalleria, ma non è così. E pensiamo che il sistema, proprio perché sistema, non possa chiudere la porta davanti a quello che non è corona virus.
Nel primo caso si tratta di una visita oculistica che avrebbe dovuto svolgersi nel Distretto di Viale Morgagni; il CUP ha avvisato che non si può fare. Perché? Siamo fuori da un ambiente ospedaliero e la persona afferma di non avere alcuna sintomatologia che possa ricondursi al Corona virus.
Nel secondo caso si tratta di una richiesta definita con priorità URGENTE da parte del medico di base, per una visita cardiologica domiciliare in paziente non trasportabile con mezzi comuni.
Riportiamo qui di seguito uno stralcio dell’ ordinanza regionale tuttora in vigore, per quanto ci è dato sapere, e continuiamo a chiederci e a chiedere: perché?
Ordinanza Regione Toscana n.8 del 6 marzo 2020
DISPOSIZIONI INERENTI L’ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE …….
3. (…)
Nello specifico, devono essere, comunque, sospese, fino a nuova indicazione, a partire dal giorno di entrata in vigore della presente ordinanza:
•tutta l’attività chirurgica in elezione, esclusi gli interventi oncologici in classe A o di alta specialità, non rinviabile a giudizio motivato del clinico;
•tutta l’attività ambulatoriale programmata al fine di limitare il carico di persone presenti nelle strutture ospedaliere. Fanno eccezione le attività ambulatoriali urgenti e quelle oncologiche, oltre a quelle individuate come indispensabili dallo specialista di riferimento. In ogni caso queste attività devono essere riorganizzate con modalità di accesso frazionato e di utilizzo delle sale di attesa, che consenta il mantenimento di distanze di sicurezza (almeno un metro). Per le visite di followup e di controllo programmato si consiglia il personale medico, coadiuvato da altro personale sanitario, di contattare telefonicamente o in altro modo i pazienti che potranno essere gestiti per quanto appropriato attraverso questa modalità o essere rinviati ad altra data. Anche per le prime visite il contatto preliminare con il paziente, per via telefonica o videochiamata, potrà permettere di individuare quelle visite che richiedono comunque un tempo di visita tempestivo e per lo svolgimento delle quali valgono le indicazioni organizzative di cui sopra. Tutte le altre visite verranno invece riprogrammate.
Le attività ambulatoriali programmate a livello territoriale possono essere mantenute, ove possibile, adottando comunque le misure organizzative di frazionamento delle sedute e di utilizzo della aree di attesa e di limitazione dell’accesso dei soggetti sintomatici. Tali indicazioni sono operative anche nei confronti delle attività di carattere amministrativo svolte nei distretti a favore dell’utenza.
Non ci sembra ci sia altro da aggiungere.
L’Ordinanza parla chiaro ma la realtà è diversa; certo “ove possibile” lascia sempre aperto uno spiraglio: bisogna decidere se la priorità è quella di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini o quella di non essere formalmente attaccabili dai clienti.
Dott.ssa Anna Nocentini Presidente A.Di.N.A. FIRENZE ODV
Firenze, 27 aprile 2020